Innofreight, un'azienda austriaca che si occupa del noleggio di carri merci, di sovrastrutture per container sviluppate in proprio e dei relativi sistemi di scarico, ha fornito un'altra soluzione innovativa al mondo del trasporto ferroviario. Il sistema BoxOnBox si concentra sull'utilizzo dei carri merci su tratte in cui di solito vengono caricati in una sola direzione, come nel caso del trasporto di materie prime dai porti del Mare del Nord a un'acciaieria austriaca.
In collaborazione con DB Cargo, Innofreight ha introdotto su questa tratta un convoglio composto da 21 InnoWagon 2x40 piedi. Durante il tragitto dai Paesi Bassi, vengono caricati con bricchette di ferro caldo (HBI), una forma pregiata di ferro ridotto diretto (DRI). Questo materiale compattato non comporta il rischio di autoriscaldamento, come nel caso del DRI. A causa dell'altezza del materiale, i container possono essere caricati solo a un'altezza limitata. Ciò ha creato l'opportunità di un viaggio di ritorno dall'Austria. I container vuoti possono essere impilati l'uno sull'altro e metà della capacità del treno è disponibile per container ISO standard da 40 o 20 piedi. Ciò offre l'opportunità di un carico parziale di ritorno e di ridurre al minimo le corse a vuoto. Innofreight ha testato con successo la soluzione BoxOnBox nel 2022 e, come promesso dall'azienda, questa soluzione è stata messa in pratica nel 2023.
Innofreight ha anche testato intensamente una soluzione per il trasporto di DRI nel 2022. La soluzione, chiamata DryTainer, ha una forma piramidale per ridurre al minimo la reazione con l'aria e l'inquinamento da polveri e può essere scaricata con un carrello elevatore pesante.
BoxOnBox è un altro progetto di minimizzazione delle corse a vuoto per Innofreight. Nel 2020 l'azienda ha testato con successo una soluzione simile, BoxInBox. Questa volta sono stati utilizzati container Innofreight standard "profondi" che trasportano carbone e minerale di ferro. I container ISO da 20 piedi sono stati caricati nei container Innofreight per ridurre al minimo i viaggi a vuoto, questa volta collegando l'Austria al Mare Adriatico nel porto di Capodistria.
