L'ultimo aggiornamento del CER Crisis Impact Tracker (aprile 2022), realizzato dalla Community of European Railway and Infrastructure Companies (CER), mostra che, sebbene il traffico ferroviario sia in crescita, gli effetti della crisi di Covid sono ancora visibili nell'attività ferroviaria in Europa, con perdite di volume e di ricavi che continuano.
TRASPORTO
Sebbene a dicembre i volumi abbiano quasi raggiunto i livelli pre-crisi, a marzo sono scesi nuovamente a -9%. I ricavi, tuttavia, si sono quasi stabilizzati al livello pre-crisi tra dicembre 2021 e marzo 2022.
Il mantenimento dei ricavi in un contesto di volumi in calo può tuttavia nascondere le ripercussioni dell'aumento dei costi energetici sui prezzi finali (in parte a scapito dei margini degli operatori).
Il direttore esecutivo del CER Alberto Mazzola ha dichiarato: "Se da un lato è incoraggiante vedere che il traffico ferroviario è in crescita, con un forte aumento del traffico passeggeri privato su lunga distanza, dall'altro i servizi per i pendolari e i viaggi d'affari rimangono piuttosto bassi rispetto a prima della crisi di Covid. Le compagnie ferroviarie continuano ad accumulare perdite in questi settori e un'ulteriore evoluzione è importante per la fornitura di servizi pubblici. Allo stesso tempo, la comunità ferroviaria europea continua a esprimere la propria solidarietà nei confronti della popolazione ucraina e a sostenere gli sforzi di aiuto internazionali ed europei in corso."
PASSEGGERO
Dopo una flessione dei ricavi e dei volumi tra ottobre 2021 e gennaio 2022, il volume dei passeggeri è aumentato a febbraio, raggiungendo a marzo 2022 il livello più alto dall'inizio della crisi.
Tuttavia, i ricavi sono ancora in calo del -20% e i volumi del -24% rispetto allo stesso periodo del 2019.
In alcuni Paesi (in particolare nell'Europa orientale), mentre i passeggeri-chilometro sono aumentati a marzo, i ricavi hanno continuato a rimanere bassi. Ciò potrebbe essere legato all'afflusso di rifugiati ucraini, ai quali è stato concesso di viaggiare liberamente nel loro percorso migratorio verso l'Occidente. Le ferrovie di tutta Europa hanno emesso più di 3,5 milioni di biglietti gratuiti per facilitare questi difficili viaggi verso la sicurezza. La comunità ferroviaria europea rimane impegnata a esprimere la propria solidarietà nei confronti dell'Ucraina e della sua popolazione e continua a sostenere gli sforzi di aiuto internazionale in corso, in stretta collaborazione con le autorità locali, regionali, nazionali e dell'UE, nonché con le aziende ferroviarie e gli altri operatori del trasporto.