PKP Cargo, uno dei principali vettori ferroviari europei, ha pubblicato i risultati del primo semestre 2023. L'azienda ha migliorato la propria performance rispetto allo stesso periodo del 2022. I ricavi sono aumentati di oltre il 18%, l'EBITDA di quasi il 65% e, a differenza del 2022, quando l'azienda aveva registrato una perdita di quasi 9,5 milioni di euro, ha realizzato un utile di quasi 25 milioni di euro. Tutto questo nonostante il gruppo abbia trasportato oltre 8,5 milioni di tonnellate di merci in meno rispetto al primo semestre del 2022. Nella seconda metà del 2023, l'azienda intende concentrarsi ancora di più sulla redditività.
PKP Cargo punta molto sul trasporto di carbone e aggregati. Si tratta di merci stagionali, che si completano a vicenda. Il terzo segmento significativo è l'intermodale.
Nella seconda metà del 2023, PKP Cargo ha trasportato 2,9 milioni di tonnellate di carbone in meno a causa del minor consumo di carbone da parte dei produttori di energia elettrica e dell'elevato stock causato dall'accumulo presso i clienti alla fine del 2022.
Gli aggregati e i materiali da costruzione sono diminuiti di 600.000 tonnellate a causa della minore domanda di calcare da parte delle acciaierie ceche e delle centrali elettriche tedesche e della minore esportazione di quarzite in Islanda attraverso i porti.
Nel settore intermodale, il calo è stato di 2,2 milioni di tonnellate. L'azienda è stata fortemente coinvolta nel traffico est-ovest tra la Cina e l'Europa attraverso la Bielorussia, che è stata duramente colpita dall'aggressione russa in Ucraina. Inoltre, l'intermodale è più sensibile all'inflazione e alla volatilità del mercato. Questi fattori hanno spinto PKP Cargo a riconsiderare la propria strategia intermodale.
PKP Cargo crede ancora fortemente nell'intermodalità, come dimostra il progetto di apertura del terminal multimodale di Zduńska Wola-Karsznice (vicino a Łódź) nel quarto trimestre del 2023. Con un investimento di quasi 29 milioni di euro, gestirà mezzo milione di TEU all'anno. Il terminal, che si estende su 13 ettari, sarà situato all'incrocio tra l'asse est-ovest della Nuova Via della Seta e l'asse nord-sud dei Tre Mari, posizionandosi strategicamente per lo sviluppo dell'intermodalità in tutte le direzioni.
