Le donne rappresentano solo poco più del 21% della forza lavoro delle aziende ferroviarie, e la quota è ancora più bassa per alcune categorie professionali. Per evitare di perdere i numerosi vantaggi - per tutti i lavoratori - derivanti da un ambiente di lavoro diversificato e inclusivo, la Comunità delle Imprese Ferroviarie e di Infrastruttura Europee (CER) ha attuato una serie di politiche e misure concrete per progredire verso l'obiettivo di una maggiore diversità.
L'anno scorso la CER ha firmato ufficialmente l'accordo autonomo Women in Rail con la Federazione europea dei lavoratori dei trasporti (ETF) per promuovere l'occupazione femminile in questo settore. Questo accordo è passato alla storia come il primo accordo di questo tipo sulla parità di genere in qualsiasi settore a livello europeo.
L'obiettivo dell'accordo è attrarre un maggior numero di donne nel settore ferroviario e garantire alle donne una maggiore tutela e parità di trattamento sul posto di lavoro attraverso una serie di misure. Nei primi 12 mesi di validità dell'accordo, l'82% dei dipendenti dei membri CER dell'UE sono già coperti dall'accordo, grazie alla sua pronta e diligente attuazione da parte delle aziende aderenti al CER.
"L'aumento della diversità e dell'uguaglianza di genere è essenziale per il settore ferroviario e i membri del CER sono pienamente impegnati in questo importante accordo, che è il primo del suo genere in qualsiasi settore a livello europeo. Siamo orgogliosi di vedere un così alto livello di attuazione nel primo anno dell'accordo e attendiamo con ansia ulteriori progressi", ha commentato Alberto Mazzola, direttore esecutivo del CER.
