L'impatto della liberalizzazione: Il trasporto ferroviario francese è in calo, le strade ne beneficiano

L'impatto della liberalizzazione: Il trasporto ferroviario francese è in calo, le strade ne beneficiano
© cgt.fr

Nonostante gli sforzi per potenziare il trasporto merci su rotaia attraverso vari piani, il settore ha lottato con la perdita di posti di lavoro e la riduzione del tonnellaggio, avvantaggiando inavvertitamente il settore stradale.


Negli ultimi due decenni, il trasporto merci su rotaia in Francia ha subito un forte calo, con volumi trasportati che sono passati da 50 miliardi di tonnellate-chilometro (tkm) nel 2002 ad appena 33 tkm nel 2018. Come evidenziato da una recente inchiesta parlamentare, questa tendenza al ribasso è strettamente legata alla liberalizzazione del settore, che ha rispecchiato la deregolamentazione del trasporto stradale.

Nonostante il continuo dominio di France Fret SNCF, che trasporta il 50% delle merci su rotaia, l'azienda ha subito una significativa perdita di posti di lavoro, perdendo più di 10.000 posti in vent'anni. Le politiche di liberalizzazione volte a stimolare il mercato del trasporto merci su rotaia hanno inavvertitamente accelerato il declino del settore a vantaggio del trasporto su strada. Per ogni tonnellata di merci persa dalla SNCF, la metà è stata spostata sulla strada. La disparità infrastrutturale è notevole: la Francia ha più di un milione di km di strade rispetto a meno di 30.000 km di ferrovie, il che conferisce al trasporto su strada una rete territoriale più fine.

La risposta dello Stato a questo declino è stata quella di aumentare le sovvenzioni pubbliche agli operatori ferroviari, una misura che ha attirato l'attenzione della Commissione europea. La Commissione sta indagando se i 5,3 miliardi di euro di sussidi pubblici che Fret SNCF riceverà tra il 2007 e il 2019 costituiscano una violazione della legge sulla concorrenza.

Thierry Nier, segretario generale della CGT Cheminots, critica questo approccio, sottolineando che è in contraddizione con gli impegni del Patto Verde dell'Unione Europea per la riduzione delle emissioni di gas serra. Nier avverte che il piano proposto dal Ministro dei Trasporti Clément Beaune di "chiudere" Fret SNCF potrebbe portare al fallimento del trasporto ferroviario di merci in Francia. Questo potrebbe portare a una massiccia perdita di posti di lavoro e a un ulteriore trasferimento del trasporto merci dalla ferrovia alla strada.

La CGT propone di abbandonare la politica della "concorrenza libera e non distorta". In una recente conferenza stampa, Thierry Nier ha presentato un progetto della CGT per lo sviluppo del trasporto ferroviario di merci, sostenuto da sovvenzioni pubbliche. Dopo l'annuncio del Primo Ministro di destinare 100 miliardi di euro al trasporto ferroviario, la CGT chiede una precisa allocazione dei fondi e che lo Stato riprenda il suo ruolo strategico nello sviluppo del trasporto ferroviario. Tra le misure proposte dalla CGT c'è un obbligo minimo imposto dallo Stato alle grandi aziende logistiche come Amazon e La Poste di utilizzare il trasporto ferroviario. Questo passo mira a raggiungere gradualmente l'obiettivo del 25% di trasporto merci su rotaia entro il 2050.

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