Bruxelles sta esaminando più da vicino gli aiuti di Stato a Fret SNCF, che è stata integrata nel debito della holding del gruppo SNCF nel 2020. Se la Commissione dichiarerà illegali questi aiuti, la società dovrà restituire la somma - con conseguente fallimento. Dopo molti anni di deficit, negli ultimi due anni Fret SNCF è stata in attivo. Ora, la questione degli aiuti di Stato cambia le carte in tavola.
Per allontanare la minaccia di bancarotta, il governo francese ha proposto uno scenario che potrebbe attenuare l'imminente pericolo. Clément Beaune, ministro dei Trasporti francese, presentò un piano per liquidare Fret SNCF. Allo stesso tempo, sarebbe stata creata una nuova società più snella, priva di debiti. Questa società avrà circa il 10% di dipendenti in meno (rispetto agli attuali 5.300). Allo stesso tempo, il 20% delle sue attività, vale a dire le unità ferroviarie, verrebbero trasferite alla concorrenza.
La nuova società manterrebbe le spedizioni di carri/ gruppi di carri (un prodotto chiamato FerWay Solo da Fret SNCF), che oggi rappresentano l'80% del fatturato della società, il 70% del suo traffico e impiegano il 90% della forza lavoro. Come ovunque in Europa, questo segmento è redditizio solo grazie agli aiuti di Stato. In Francia, il governo si è attualmente impegnato a mantenere gli aiuti di Stato fino al 2030. La Francia punta comunque a raddoppiare la quota modale della ferrovia entro il 2030 e intende spendere 4 miliardi di euro tra il 2023 e il 2032 per le infrastrutture ferroviarie.
Fret SNCF è una filiale di SNCF e fa parte di Rail Logistics Europe. Gli altri membri di Rail Logistics Europe sono società del Gruppo Captrain, tra cuiCaptrain France, l'autostrada ferroviaria VIIA, l'operatore di trasporto combinato Naviland Cargo, lo spedizioniere Forwardis e l'operatore di trasporto ferroviario locale Normandie Rail Services.
