L'opportunità di partecipare all'asta degli asset di Operail Leasing, una filiale di Operail, il gruppo ferroviario statale estone, è stata presentata a più di quaranta società. Venti parti interessate hanno presentato le loro offerte in diverse fasi del processo.
La vendita è avvenuta in tre fasi. Nella prima fase, lo scorso dicembre, sono stati venduti 522 vagoni situati in Ucraina per 6,51 milioni di euro. Nella seconda fase, lo scorso dicembre e questo gennaio, Operail ha concluso contratti di vendita con due acquirenti che hanno acquistato 807 carri al prezzo di 22,1 milioni di euro.
Nella terza fase, negli ultimi mesi, Operail ha venduto tutti i restanti 1.036 carri a noleggio di Operail Leasing. A seguito dell'asta, i vagoni sono stati venduti a sei società estoni e a una società del Kazakistan. Il valore totale di queste transazioni è stato di 22,7 milioni di euro.
"Nel complesso, il processo di vendita dettagliato e il suo risultato possono essere considerati un successo per Operail, anche se si è rivelato più lungo di quanto inizialmente previsto a causa della guerra in Ucraina. Per noi, la vendita di tutti i carri a noleggio significa che l'attività di noleggio carri di Operail Leasing può considerarsi conclusa", ha dichiarato Merle Kurvits, membro del consiglio di amministrazione di Operail e direttore esecutivo di Operail Leasing.
Negli ultimi sei anni il noleggio di vagoni è stata l'attività più redditizia di Operail, rappresentando il 99% dei suoi profitti. Nel periodo 2017-2022, i carri di Operail e Operail Leasing hanno fruttato un totale di 68 milioni di euro di ricavi da noleggio.
Operail ha iniziato a noleggiare carri nel 2001, quando la società faceva ancora parte di AS Eesti Raudtee. Nel 2009, l'attività di noleggio carri insieme al trasporto merci è stata trasferita a una società separata, EVR Cargo (successivamente Operail). Nel 2017 l'attività è stata ampliata e sono stati acquistati altri carri. Nell'estate del 2021, il noleggio di carri è stato concentrato nella filiale Operail Leasing.
"La ragione per espandere l'attività è che dopo gli eventi della Notte di Bronzo (proteste dei residenti russofoni a Tallinn), il transito russo attraverso l'Estonia è diminuito in modo significativo e il trasporto merci separatamente non era più autosufficiente. Poiché il trasporto di merci è strategicamente importante per il Paese, era necessario trovare un modo per rimanere economicamente redditizi. Eravamo alla ricerca di entrate alternative in attesa che il trasporto merci in Estonia potesse essere ottimizzato e riformato. I media hanno dato l'impressione che il noleggio di carri sia il "business russo" di Operail. Non è vero, l'attività è stata avviata per il motivo opposto: ridurre la dipendenza dal trasporto di merci in transito dalla Russia", ricorda il presidente del consiglio di amministrazione di AS Operail Raul Toomsalu.
Per tutto il periodo di attività, il modello commerciale è stato quello di affittare i vagoni alle aziende europee, che li utilizzano per trasportare le merci sulla ferrovia di 1.520 mm, sia a livello nazionale che internazionale.
Poiché il leasing di carri non è un'attività strategicamente importante per lo Stato e poiché questo settore ha successo anche nel libero mercato, lo Stato ha deciso di uscire dal business. L'idea è stata inserita nell'accordo di coalizione del 2016, e in pratica il ritiro è iniziato nella primavera del 2021. Nella primavera del 2022, a causa dell'aggressione russa, il metodo di vendita è cambiato: invece di una privatizzazione parziale di AS Operail Leasing, si è deciso di venderne gli asset.
