Le sfide sono state più evidenti nel traffico container. Le perturbazioni globali del trasporto container e la conseguente congestione con picchi di scalo e ritardi hanno messo sotto pressione i volumi per tutto l'anno. Inoltre, il conflitto in Ucraina ha causato una diminuzione del 59% del traffico legato alla Russia. Sebbene i problemi operativi dei terminal container e la congestione si siano lentamente attenuati a partire dal terzo trimestre, i prezzi elevati dell'energia e l'incertezza economica hanno causato un rallentamento della domanda di traffico container. Di conseguenza, il traffico di container è sceso dell'8,6% in tonnellate e del 5,2% in TEU nel 2022, rispetto al forte 2021, tornando ai livelli pre-pandemia.
La guerra in Ucraina, le sanzioni contro la Russia e la crisi energetica hanno cambiato notevolmente il panorama energetico e i flussi in Europa, che si sono tradotti in una forte crescita delle rinfuse. Le rinfuse secche sono aumentate del 13,8% nel 2022. In particolare, le rinfuse di carbone hanno registrato un forte aumento (+210%) a causa del notevole incremento della domanda di generazione a carbone. I fertilizzanti, invece, sono diminuiti del 18,3%, in parte a causa delle sanzioni alla Russia e dei prezzi dei fertilizzanti significativamente più alti.
Il segmento delle rinfuse liquide è cresciuto del 10%, soprattutto grazie all'aumento del 61,3% della domanda di GNL come alternativa al gas naturale attraverso i gasdotti provenienti dalla Russia. Sono cresciuti anche il GPL (+30%), la benzina (+7%), il gasolio/olio combustibile (+9,9%) e la nafta (+7,5%). La produzione di prodotti chimici, che ha registrato il suo anno migliore nel 2021, ha iniziato a diminuire a metà del 2022 a causa dell'aumento dei prezzi dell'energia che ha messo sotto pressione il settore chimico europeo; i volumi si sono conclusi con un leggero calo dell'1% rispetto al 2021.
Dopo le cifre record del 2021, il breakbulk convenzionale (+1,1%) ha registrato una buona tenuta nella prima metà dell'anno, grazie alla crescita della produzione di acciaio, il principale gruppo merceologico di questo segmento. A partire dal terzo trimestre, i volumi di acciaio sono diminuiti a causa del rallentamento dell'economia.
Il traffico totale roll-on/roll-off ha registrato un aumento del 6,5%. Nel 2022 sono state movimentate oltre 3,26 milioni di auto nuove, con una crescita annua del 10,5%. Il traffico di materiale rotabile "alto e pesante" è aumentato del 9,6%, mentre quello di auto usate e camion è diminuito rispettivamente del 13,2% e del 17%. Le merci non accompagnate (esclusi i container) sono cresciute del 10,0%, di cui una parte significativa riguarda il Regno Unito (+4,9%) e l'Irlanda (+35%).
Jacques Vandermeiren, CEO del Porto di Anversa-Bruges, ha commentato: "Il 2022 è stato, ancora una volta, un anno movimentato, con molte sfide logistiche e geopolitiche. Come porto mondiale, siamo al centro di questo dramma e stiamo resistendo bene. Grazie alla complementarietà di entrambe le piattaforme, possiamo già vedere il valore aggiunto della fusione e, come porto unificato, siamo molto più forti di fronte alle sfide future. Inoltre, grazie alla nostra forte posizione internazionale, possiamo fare la differenza in sfide come la transizione energetica. Insieme ai nostri partner e grazie al sostegno finanziario, come l'importante finanziamento europeo di 500 milioni di euro per i progetti Antwerp e Kairois@C, possiamo essere all'altezza del nostro ruolo di pionieri e realizzare un impatto climatico che vada ben oltre i confini del porto."
