A causa della posizione geografica delle aziende di lavorazione del grano, gran parte delle consegne di agosto sono state effettuate in Ungheria, seguita da Germania, Italia, Romania e Paesi Bassi. I treni di grano della RCG attraversano quattro valichi di frontiera: il confine ucraino-slovacco a Chop, il confine ucraino-ungherese a Záhony, il confine ucraino-romeno a Reni e il confine ucraino-polacco a Chyriw.
La RCG prevede che nei prossimi mesi la domanda rimarrà invariata al livello attuale. Per accelerare le esportazioni di cereali, la cooperazione con la ferrovia statale ucraina Ukrzaliznica (UZ) sarà ulteriormente ampliata. Alla fine di agosto 2022 è stata decisa la creazione di un gruppo di lavoro bilaterale permanente. Tra le altre cose, si intende ottimizzare lo scambio di dati e i processi tra i partner della cooperazione, nonché l'utilizzo delle capacità di trasbordo.
Il Ministero dell'Agricoltura ucraino riferisce che nella stagione 2022/2023 le esportazioni di cereali dell'Ucraina sono diminuite del 46% rispetto all'anno precedente, raggiungendo i 2,65 milioni di tonnellate. Nella stagione 2021/2022, conclusasi il 30 giugno, le esportazioni di cereali sono aumentate dell'8,5%, raggiungendo 48,5 milioni di tonnellate, secondo quanto riportato da Reuters. La crescita è stata determinata dall'elevata domanda di esportazioni prima dell'attacco del 24 febbraio all'Ucraina da parte delle truppe russe.
A causa della chiusura dei porti ucraini e dell'impossibilità di esportare grano, i prezzi dei prodotti alimentari a livello mondiale sono aumentati significativamente in primavera. L'Ucraina - come la Russia - è un importante esportatore di grano, quindi il calo delle esportazioni ha scatenato timori di carestia in alcuni Paesi dell'Africa e del Medio Oriente.
I dati del Ministero dell'Agricoltura ucraino mostrano che nella stagione 2022/2023 l'Ucraina ha esportato finora 1,75 milioni di tonnellate di mais, 658.000 tonnellate di grano e 226.000 tonnellate di orzo.
