Il primo corridoio veloce tra il porto di Gioia Tauro e l'hub intermodale di Bologna in Italia

Il primo corridoio veloce tra il porto di Gioia Tauro e l'hub intermodale di Bologna in Italia
@portodigioiatauro.it

Il nuovo "Corridoio Digitale Veloce" consentirà di trasferire le merci dei Paesi extra-UE, in entrata in Italia attraverso il porto di Gioia Tauro, direttamente all'hub intermodale di Bologna.


Il corridoio veloce è un'importante infrastruttura digitale realizzata lungo i 1000 km di linea ferroviaria tra il porto di Gioia Tauro, nel sud Italia, e l'Interporto di Bologna. Si tratta di una tappa strategica che rafforza la posizione di leadership del porto calabrese in Italia e nel Mediterraneo, consentendo l'arrivo rapido e controllato delle merci a destinazione. Nella gestione del corridoio sono coinvolti operatori di primo piano. Il gestore del viaggio è Medlog Italia, di proprietà del gruppo MSC di Gianluigi Aponte, uno dei leader mondiali nel trasporto di container. Medlog Italia si avvale di due compagnie ferroviarie: Medway Italia, che è la compagnia ferroviaria del gruppo MSC, e Ferrotramviaria.

Grazie all'utilizzo di corridoi veloci è possibile trasferire le merci provenienti da Paesi extra-UE direttamente all'hub intermodale di Bologna, dove si svolgeranno le procedure di sdoganamento, evitando potenziali ritardi dovuti alla congestione delle banchine portuali durante lo sdoganamento.

Gioia Tauro è un accordo particolarmente rilevante perché è il primo corridoio veloce che coinvolge un porto del Sud ed è il più lungo mai attivato finora. Attualmente in Italia sono attivi 22 corridoi veloci, 15 ferroviari e 7 stradali, che coprono una rete di oltre 5000 chilometri e movimentano circa 20000 container all'anno. Tutti si trovano nelle regioni settentrionali, e ora si aggiunge il porto della Calabria.

Il gateway ferroviario di Gioia Tauro è stato realizzato dall'Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Meridionale e dello Ionio, che lo ha progettato, costruito e collaudato. Costruito in soli quattro anni, con un costo di 19 milioni di euro, si estende su un'area di 325.000 metri quadrati, la lunghezza totale dei nuovi binari è di 3.825 metri e le aste sono di 825 metri ciascuna, permettendo di far partire convogli con una lunghezza di 750 metri.

Collegato agli hub intermodali di Nola, Bari, Bologna e Padova, gestisce nove coppie di treni al giorno tra arrivi e partenze. Nei primi sei mesi di quest'anno sono stati registrati 423 treni, con una previsione di 900 treni a fine anno. Si tratta di un risultato importante che determinerà, attraverso un avviso pubblico, l'individuazione dell'operatore unico di manovra.

Come da programma, il numero di treni in arrivo e in partenza dal porto di Gioia Tauro dovrebbe aumentare ulteriormente nel 2023, il che rafforzerà il ruolo dello scalo calabrese da piattaforma di trasbordo a hub intermodale, in linea con la politica del governo volta a promuovere il trasporto di merci con modalità più sostenibili.

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