Il Segretario di Stato ungherese del Ministero della Tecnologia e dell'Industria Dávid Vitézy ha annunciato sul suo social network la scorsa settimana che il Governo ungherese ha accettato la proposta del Ministero della Tecnologia e dell'Industria e ha deciso di acquistare 39 e facoltativamente 10 nuovi treni moderni a lunga percorrenza con almeno 7 carrozze, compresi i veicoli di controllo e 50 locomotive Siemens Vectron.
Uno dei maggiori investimenti in veicoli ferroviari effettuati dal vettore statale MÁV-Start è stato approvato sei mesi dopo l'annuncio che Siemens si era aggiudicata un ordine per la fornitura di 115 locomotive Siemens Vectron. La fonte di finanziamento proviene dalla società europea di finanziamento del materiale rotabile Eurofima, poiché lo Stato ha cancellato la sovvenzione prevista a causa dei tagli di bilancio. Mentre per le locomotive il vettore utilizzerà il contratto quadro con Siemens, la gara d'appalto per i nuovi vagoni deve ancora essere annunciata.
"Secondo la decisione del governo, la procedura di appalto pubblico per i treni 39+10, che ammonteranno a più di 380 vagoni, sarà avviata quest'anno. Ciò rappresenta la sostituzione di poco più di due terzi dell'intera flotta MÁV-Start IC a lunga percorrenza", ha commentato Dávid Vitézy.
I nuovi treni saranno quindi prodotti e assemblati in modo simile ai RailJet gestiti dalle Österreichische Bundesbahnen (ÖBB), che circolano tra Budapest e Vienna. La gara d'appalto pubblica condizionata per 39+10 treni IC dovrebbe essere aperta dal 31 dicembre di quest'anno al 31 marzo 2023. Questo grande contratto è destinato a risolvere il problema dei treni a lunga percorrenza su tutte le linee principali nazionali. Questo vale per le tratte IC da Budapest verso nord-est (Szolnok, Miskolc, Debrecen e Nyíregyháza), verso sud (Pécs e Szeged via Kecskemét e il Balaton) e verso ovest via Győr in collaborazione con ÖBB fino a Vienna. I nuovi treni dovrebbero essere utilizzati anche sulle tratte internazionali, comprese le linee per la Repubblica Ceca, la Polonia, la Germania e l'Austria.
L'esigenza di modernizzare la ferrovia e di rispondere alla domanda attuale è sentita da tempo in Ungheria, come ha spiegato Dávid Vitézy: "Negli ultimi anni, il governo ha finanziato la costruzione di 92 carri IC+ (15 sono ancora in produzione a Szolnok), integrati da altri carri più moderni (come i CAF ristrutturati), ma questo non basta, due terzi della flotta sono obsoleti. MÁV-Start non è ancora in grado di fornire ovunque veicoli della qualità attesa nel XXI secolo per il traffico nazionale e internazionale a lunga percorrenza. Dobbiamo quindi agire, perché il numero di passeggeri ha iniziato a crescere in modo significativo".
